La Corte di Cassazione per la prima volta sulla responsabilità 231 per dichiarazione fraudolenta

5 Maggio 2022

La Corte di Cassazione si è pronunciata per la prima volta sulla responsabilità 231 per dichiarazione fraudolenta dal momento dell'introduzione della responsabilità di società ed enti per la commissione di reati tributari, con la sentenza 16302 depositata il 28 aprile 2022.

L'Agenzia delle Entrate aveva accertato l'evasione dell'IVA per omesso versamento dell'imposta dichiarata in capo a cooperative e consorzi che fornivano la forza lavoro necessaria ai servizi di handling svolti presso la società sottoposta a procedimento penale.

La società non assumeva forza lavoro ma gli veniva fornita attraverso contratti di appalto. La società attraverso il pagamento di fatture per gli appalti aveva scaricato l'IVA da un consorzio che aveva a sua volta scaricato il tributo dalle cooperative consorziate che avrebbero dovuto versare allo Stato e che hanno invece cessato l'attività.

AL Cassazione ha individuato l'interesse e vantaggio in capo alla società sottoposta a procedimento nei vantaggi fiscali ricevuti dall'utilizzo dei contratti di appalto di servizi conclusi per celare una somministrazione di manodopera contra legem, utilizzando la possibilità di detrarre indebitamente l'IVA relativa alle prestazioni fatturate dall'appaltatore.

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